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Riserva del Lago del Segrino
In primo piano >> La Tutela negli anni Ill.mo Sig. Sindaco del Comune di Eupilio Alessandro Spinelli Via Strambio 9 22030 Eupilio (CO) comuneeupilio@pec.como.it Ill.mo Sig. Sindaco del Comune di Canzo Via Giuseppe Mazzini 28 22035 Canzo (CO) segreteria.comune.canzo@pec.regione.lombardia.it Ill.mo Sig. Sindaco del Comune di Longone al Segrino Angelo Navoni Via Diaz 27 22030 Longone al Segrino (CO) comune.longonealsegrino@pec.como.it Spett.le Parco Lago del Segrino Presidente Sig. Roberto Vignarca Via Vittorio Veneto 16 22035 Canzo (CO) parcolagosegrino.zsc@gmail.com Spett.le Consorzio del Lario e dei laghi minori “Villa Monastero” Via Polvani 2 23829 Varenna (LC)autoritabacinolario@pec.regione.lombardia.it Spett.le Consorzio del Lario e dei laghi minori Piazzale V.Emanuele 4 28017 Menaggio (CO) autoritabacinolario@pec.regione.lombardia.it Spett.le Comunità Montana del Triangolo Lariano Via Vittorio Veneto 14 22035 Canzo (CO) cm.triangolo_lariano@pec.regione.lombardia.it Spett.le A.R.P.A. UTR Insubria-Como Via Luigi Einaudi 1 22100 Como (CO) dipartimentocomo.arpa@pec.regione.lombardia.it p.c. Spett.le FAI Fondo Ambiente Italiano La Cavallerizza - Via Carlo Foldi, 2 20135 Milano info@fondoambiente.it p.c. Egr.io Arch. Maurizio Ratti Piazza Garibaldi 3 22035 Canzo (CO) maurizio.ratti@archiworldpec.it p.c. Spett.le Hortus s.r.l. Envirommental Monitoring Systems Via Caboto 8b 20035 Legnano (MI) amministrazione@pec.hortus.it p.c. Spett.le “La Provincia” c.a. Sig. Giovanni Cristiani Via Gianni De Simoni 6 22100 Como (CO) giovanni.cristiani@alice.it p.c. Procura della Repubblica C/O Il Tribunale di Como c.a.P.M. dott. Giuseppe Rose Viale Spallino 22100 Como procura.como@giustizia.it p.c. Stazione Comando Carabinieri-Asso- via Dei Praeli 8 22033 Asso (CO) tco26717@pec.carabinieri.it p.c. Spett.le Consorzio di enti locali Intercomunale di Polizia Locale Segrino Piazza Remo Sordo 3 22035 Canzo (CO) Email: comandante@consorziosegrino.it oggetto: Tutela ambientale del Lago del Segrino – dissesto idrogeologico Premesso che: -in data 20.12.1927 con atto di transazione lo Stato Italiano ,in cambio dell’accettazione dell’iscrizione nell’elenco delle Acque Pubbliche della Provincia di Como al n°371 dell’emissario ed al n°374 del lago del Segrino, ha riconosciuto all’avv. Ignazio Dell’Oro, sino allora proprietario del Lago del Segrino, il diritto perpetuo ed esclusivo di pesca,di caccia,di raccogliere ghiaccio e tagliare lische e canne sul lago del Segrino e suo emissario (Allegato 1); -in data 21.08.1946 il Sig. Carlo Massironi acquistava terreni e proprietà nei comuni di Canzo ed Eupilio ivi compreso i diritti di cui all’atto di transazione del 20.12.1927; -in data 29.11.1958 i Sigg. Giuseppe e Pietro Massironi acquistavano i beni di Carlo Massironi, tra cui i diritti di cui sopra; -in data 26.03.1963, con Decreto n° 4669 il Prefetto di Como riconosceva il possesso del diritto esclusivo di pesca sul lago del Segrino e suo emissario a favore dei Sigg. Giuseppe e Pietro Massironi (Allegato 2); -in data 10.03.1964 con Decreto del Ministro per l’Agricoltura e Foreste veniva riconosciuto a favore dei Sigg. Giuseppe e Pietro Massironi il possesso del diritto esclusivo di pesca sulle acque del lago del Segrino e suo emissario (Allegato3); -nel 1968 il dott. Giuseppe Massironi, a seguito della moria della fauna ittica dovuta all’inquinamento causato dagli scarichi delle fognature pubbliche di Canzo ed Eupilio oltre a quelle private del salumificio Gianoni e dello stabilimento industriale Fonte di Gajum, dopo aver informato il Prefetto di Como, i comuni di Erba, di Canzo, di Longone al Segrino e di Eupilio del pericolo per la pubblica incolumità, promuoveva, in data 24 luglio, un’azione legale citando a giudizio il comune di Canzo (allegato4).A seguito della suddetta denuncia venivano effettuati sopralluoghi da ispettori del Ministero della Sanità promossi ed ordinati direttamente dal Sen. Camillo Ripamonti Ministro allora in carica, appassionato frequentatore del Segrino nonché residente, nei periodi estivi, in Eupilio. A seguito dei provvedimenti nei confronti dei responsabili delle emissioni inquinanti è iniziato il lento risanamento conclusasi nell’anno 1994 con l’eliminazione definitiva di tutti gli scarichi fognari confluenti nel lago. Alla riqualificazione di tutto l’ambito lacustre, dopo lo scempio ambientale denunciato, ha contribuito a cura e spese proprie in forma esclusivamente privata la famiglia Massironi che, sotto la direzione dell’ing. Camillo Massironi, si è sempre occupata dei ripopolamenti della fauna ittica, del rifacimenti delle legnaie di riproduzione dei pesci nonché della regolamentazione delle modalità di pesca. -nel 1985 veniva costituito il Consorzio del Parco Lago del Segrino col compito di gestire e tutelare l’ambiente territoriale, la cui presidenza è stata affidata al geom. Roberto Vignarca e successivamente rinnovata sino ai giorni nostri; -nel 1988 venne approvato dal Consorzio del Parco del Segrino il progetto di una “chiusa automatica”, per la gestione del livello idrometrico del lago, ubicata sull’emissario del lago in territorio di Eupilio e frutto di un accordo raggiunto tra il Genio Civile, il Magistrato del Po, il Consorzio del Parco del Segrino e la Comunità Montana del Triangolo Lariano. Tale manufatto è stato pensato per regolare automaticamente i deflussi del bacino al fine di ottenere un livello costante del lago ed evitare le esondazioni facendo sì che tutto il bacino del Segrino risultasse biologicamente più equilibrato, come affermato e dichiarato dal prof. Grimaldi, esperto incaricato dal Parco del Segrino. Tale chiusa doveva essere dotata di una griglia atta ad impedire la migrazione dei pesci verso il lago di Pusiano , indispensabile dopo la demolizione della secolare struttura esistente detta “Il Pescarino”, volta a evitare la fuoriuscita dei pesci del bacino verso il sottostante Lago di Pusiano e sino allora sempre gestita dai possessori del diritto di pesca, che nonostante la loro opposizione, nulla hanno potuto nei confronti dell’ordine di demolizione voluto ed eseguito a cura e spese del Genio Civile di Como in quanto il manufatto insisteva su area demaniale e venne giudicato potenzialmente pericoloso per il deflusso delle acque nell’emissario (Allegato 5); -nel 1990 è stata messa in opera una paratoia in ferro azionata esclusivamente manualmente, senza alcuna automatizzazione, che veniva tenuta quasi completamente aperta con una quota idrometrica almeno di 30 cm (diconsi trenta cm.) inferiore a quella attuale. Infatti solo durante eventi pluviometrici eccezionali, sempre a causa della tardiva e arbitraria movimentazione e dell’assenza di pulizia manutentiva la paratoia, ha iniziato a provocare allagamenti nella zona Nord a danno dei terreni e fabbricati di proprietàMassironi rendendoli temporaneamente inagibili ma per un tempo abbastanza limitato, nell’arco di 2/3 giorni il deflusso normalizzava la situazione. Da sottolineare che prima della realizzazione della suddetta opera antropica il livello idrometrico del lago era regolato da uno scolmatore naturale che determinava un livello idrometrico molto inferiore e garantiva un deflusso immediato evitando alcun tipo di allagamenti alle preesistenze. Tutto ciò è testimoniato dalle fotografie e dalle quote di imposta dei vecchi muri di contenimento che hanno un franco di sicurezza e prevenzione posto a 50 cm dall’allora stabile livello idrometrico; -nel 1994 l’ing.Camillo Massironi lamentava danni alla fauna ittica provocati dalle repentine variazioni del livello del lago nei periodi di frega dei pesci, dopo gli eventi pluviometrici ; in particolare ,in data 5 maggio 1994, è stato accertato un repentino abbassamento del livello di 30,00 cm. circa e venivano lamentati seri danni alla popolazione ittica ,come meglio evidenziato nella relazione dell’indagine effettuata ,in data 13.09.1993, dall’ittiologo dott. Alberto Negri che indicava come causa del depauperamento del patrimonio ittico del Segrino l’elevata mortalità delle uova e avanotti dovuta ad oscillazioni del livello dell’acqua durante le fasi di incubazione (Allegato 6); -nel 1994 .venivano realizzati sfalci di flora lacustre e di canneti con l’utilizzo del battello spazzino da parte del Parco del Segrino senza chiedere alcuna autorizzazione ai legittimi possessori del diritto di taglio canne in sfregio al diritto esclusivo e perpetuo di pesca ,caccia, taglio canne e lische, levata ghiaccio sul Lago del Segrino e suo emissario, detenuto dalla famiglia Massironi, che il suo Presidente ha dichiarato pubblicamente essere un anacronistico diritto feudale (Allegato 7) ; -nel 2004 venne costruito il complesso turistico-balneare denominato “Aquilegia”, manufatto antropico che ha ricevuto diversi premi ed elogi per l’architettura che esprime. Minore attenzione è stata posta nei confronti dello stravolgimento ambientale di una vasta area demaniale a canneto, da sempre habitat autoctono per flora e fauna, che ledendo ancora una volta l’anacronistico diritto feudale, è stata trasformata, con la creazione di un’isola artificiale e la modifica di una porzione dell’invaso lacustre, a favore dello sfruttamento commerciale e della godibilità dei frequentatori del Lido. Tale intervento di grande impatto ambientale non ha avuto la stessa sensibilità che successivamente è stata posta nei confronti della tutela dei rospi, i cui lavori hanno avuto numerosi finanziamenti pubblici . Fatto sta che a discapito dell’ambiente naturale è stato trasformato un accesso a lago da sempre alquanto infelice e scomodo a causa della profondità molto ridotta del bacino in tutta quella zona, in un Lido commerciale come testimoniato dal pontile estremamente lungo e impostato a una quota molto elevata rispetto al livello idrometrico di allora, che proteso verso acque più profonde, doveva essere funzionale alla balneazione in una zona da sempre paludosa e ricoperta di canneti naturali; -nel 2007 il Parco del Segrino è inserito tra i SIC (Siti di Importanza Comunitaria); -nel 2010 il Parco del Segrino diventa “ARCHEOSITO” e “SITINET”; -nel 2011 ,con l’utilizzo di finanziamenti pubblici nonostante le contestazioni dei Sindaci di Eupilio (Sig. Vicini ) e di Longone al Segrino (Sig. Navoni), è stata costruita una darsena coperta su tre lati in comune di Longone con la dotazione di un battello elettrico da 10-15 posti che ha causato la distruzione del canneto antistante, senza ancora una volta aver minimamente né chiesto né ottenuto le necessarie autorizzazioni dai legittimi detentori del diritto esclusivo di taglio canne, con il conseguente degrado della naturalità lacustre sino allora intatta, in sfregio al parere della Soprintendenza per i beni archeologici della Lombardia, come lamentato dalla Soprintendente Raffaella Keller e comportante i notevoli movimenti di terra denunciati dall’arch. Maurizio Ratti del F.A.I.). Inoltre sono stati posizionati macigni, scogliera a protezione della nuova darsena (Allegato 8 foto 13-14), peraltro non presenti nel progetto autorizzato e inizialmente depositato (procedimento penale n. 3082/2012) (Allegato 9,) che nulla hanno a che vedere con l’ambiente lacustre del Segrino. Si ravvisa una quota del piano finito di sbarco/calpestio della darsena molto più elevata rispetto alla quota del livello idrometrico dell’anno 2011(Allegato 8 foto 13-20). La buona fruibilità della darsena è garantita solo dall’innalzamento artificiale del livello idrometrico lago a quota + 45,00 cm ossia quello tenuto nell’ultimo anno che ha determinato i numerosi allagamenti denunciati ; -in data 23.05.2012 il Comune di Longone al Segrino comunicava alla Procura della Repubblica la sospensione dei lavori definiti di “Eco-navigazione, riqualificazione e recupero darsena pubblica e drenaggio canali con contenimento canneti del lago del Segrino nei comuni di Eupilio e Longone al Segrino (CO)”, eseguiti su terreno di proprietà del Comune di Erba, commissionati dal Parco del Segrino e diretti dal Suo PresidenteGeom. Vignarca Roberto, e precisamente: -realizzazione di un volume edilizio, non previsto in progetto ,pari a 43,20 mc; -incremento della superficie coperta, rispetto al progetto approvato, di 17,93 mq.; -generalizzata diversa realizzazione dei percorsi pedonali, diversa realizzazione di un cancello e di un muro con gabbia metallica non previsto in progetto; -nel 2016 il Consorzio Parco del Segrino ha fatto installare esclusivamente una stazione di monitoraggio del livello idrometrico dalla ditta HORTUS s.r.l.. Tale azienda interpellata ha tenuto a precisare di non essere responsabile della movimentazione della paratoia messa in opera nel 1990, ma esclusivamente del monitoraggio del livello del lago tramite la stazione da loro installata in zona “Punt d’Inach”. La ditta HORTUS s.r.l., specializzata nell’automazione delle paratoie idrauliche, ha precisato di non essere minimamente intervenuta in merito alla regolazione o automazione della paratoia del lago del Segrino da sempre regolata manualmente (Allegato 10); -nel maggio 2017 vengono eseguiti in zona “Punt d’Inach” lavori ordinati dal Parco del Segrino e finalizzati a: -posizionamento di staccionate di legno per impedire l’accesso ai percorsi pedonali realizzati nel 1990 con traversine del treno dismesse e successivamente allagati negli ultimi anni per il voluto innalzamento del livello idrometrico alle quote attuali di + 45,00 cm. sullo zero idrometrico; -modifiche alla paratoia che hanno comportato l’eliminazione della griglia avente la funzione di impedire l’esodo dei pesci dal Segrino, senza né aver acquisito una preventiva autorizzazione né aver dato una dovuta comunicazione ai legittimi possessori del diritto esclusivo di pesca (Allegato 11); - mancata realizzazione dell’automatizzazione della chiusa voluta, prevista e progettata nel 1988 e dopo 28 anni non ancora realizzata; -in data 05.06.2017, dopo un modesto evento pluviometrico, si è verificata un’esondazione del Segrino, senza precedenti nei mesi estivi, che ha provocato l’innalzamento del lago al livello +90,00 cm. sullo zero idrometrico causando: gravissimo danno ambientale all’ittiofauna che, come già specificato nel lontano 1994 dall’ing. Camillo Massironi all’ing. Capo dell’allora Genio Civile, durante il periodo di frega soffre le variazioni repentine del livello del lago; inagibilità permanente per esondazione e allagamento (più di venti giorni senza poter accedere) dei fabbricati in via Segrino – Canzo; inagibilità permanente per esondazione e allagamento (più di venti giorni senza poter accedere) degli spazi esterni attrezzati; rischio ambientale per allagamento del sistema di sollevamento delle acque nere dei 2 servizi igienici esistenti che scaricano nella fognatura comunale di Canzo; impraticabilità degli accessi alle circa 20 imbarcazioni dei pescatori ricoverate nella darsena con grave ricaduta sull’attività di gestione dei diritti di pesca, uso delle imbarcazioni e servizi annessi; allagamento fabbricato uso deposito remi necessario all’attività di cui sopra; allagamento fabbricato uso deposito attrezzi necessario all’attività di cui sopra; -dal giorno 05.06.2017, il lago del Segrino è esondato (Allegato 12) nella zona Nord, senza dare segnali di un fisiologico naturale rientro, come avvenuto nelle rarissime precedenti occasioni, peraltro mai nei periodi estivi con immissari in secca, causato chiaramente da un voluto ed eccessivo innalzamento del livello idrometrico regolato artificialmente tramite la paratoia ubicata sull’emissario in zona Punt d’Inach; -in data 10.06.2017, veniva informato il Sindaco di Eupilio, Sig. Alessandro Spinelli, dell’allagamento in atto, previa consegna di documentazione fotografica attestante lo stato di fatto , chiedendo di informare il responsabile della gestione del livello idrometrico del Segrino per intervenire sulla paratoia ubicata sull’emissario, in comune di Eupilio, onde far rientrare l’esondazione che dal 05.06.2017 non accennava a regredire ; -il Sindaco ha accompagnato l’ing. Camillo Massironi all’ Ufficio Tecnico Comunale di Eupilio dove ,in assenza del dirigente geom. Dario Carioni, il funzionario presente, a cui il Sindaco ha consegnato la documentazione fotografica, non ha saputo dare indicazioni; -in data 16.06.2017, in assenza di comunicazioni dell’ Ufficio Tecnico Comunale, persistendo l’esondazione, l’ing. Camillo Massironi si è nuovamente recato all’ Ufficio Tecnico Comunale di Eupilio dove il geom. Dario Carioni comunicava l’assoluta estraneità del Comune di Eupilio riguardo a problemi relativi all’esondazione del lago e che la gestione del livello idrometrico fosse affidata al Parco Lago del Segrino, sotto la diretta responsabilità del Presidente del Parco Lago del Segrino geom. Roberto Vignarca; - in data 20.06.2017, l’ing. Camillo Massironi tramite PEC (Allegato 13) invitava Il Parco Lago del Segrino e il Presidente geom. Roberto Vignarca (e p.c. Sindaco di Eupilio, p.c. Ufficio Tecnico Comunale geom. Dario Carioni) ad intervenire per far cessare l’esondazione in atto allegando rilievo fotografico dello stato di fatto alla data del 06.0.6.2017 (Allegato 12) (già trasmessa brevi manu) e del 19.06.2017 (Allegato 14); -in data 23.06.2017, i sigg ing. Carlo Massironi ed arch. Enrico Massironi, attuali proprietari dei terreni e fabbricati, oltre che del diritto perpetuo ed esclusivo di pesca, caccia, taglio lische e canne e levata ghiaccio sul lago del Segrino e Suo emissario, interessati dall’esondazione in atto, chiedevano tramite PEC (Allegato 15) e raccomandata r.r. agli Enti : -Presidente del Parco del Segrino Sig. Roberto Vignarca; -Sindaco di Eupilio Sig. Alessandro Spinelli; -Sindaco di Canzo Sig. Fabrizio Turba; Sindaco di Longone al Segrino Sig. Angelo Navoni; -Comunità Montana del triangolo Lariano; -Provincia di Como-(Settore Parchi eTerritorio) (Sig.Franco Biraghi); -Provincia di Como-(Servizio di Polizia Ittica e Venatoria) (Sig. Bruno Giulini); -Regione Lombardia(Direzione Generale Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile) (Sig. Carlo Cassani) -Azienda Sanitaria Locale (A.S.L.) di Canzo; -Azienda Hortus s.r.l. (Monitoraggio Idrologico in atto dal 15.12.2016 su incarico del Parco del Segrino); di essere contattati tempestivamente per un urgente sopralluogo alle proprietà allagate onde mettere in atto tutti gli interventi necessari ad evitare il ripetersi di quanto avvenuto, allegando rilievi fotografici dello stato di fatto alle date del 06.06.2017 (Allegato 12) e del 19.06.2017 (Allegato 14); -in data 26.06.2017, l’ing. Camillo Massironi tramite PEC invitava nuovamente il Parco Lago del Segrino e il Comune di Eupilio ad interessarsi della persistente esondazione in essere prima dell’arrivo degli annunciati temporali previsti allegando rilievo fotografico dello stato di fatto al 24.06.2017 (Allegato 16), dove si evidenzia l’immissario in secca; -in data 28.06.2017 prima delle intense precipitazioni previste il Sig. Dionigi Panigatti ha visto operare sulla regolazione della paratoia il Presidente del Parco Lago del Segrino geom. Roberto Vignarca, coadiuvato dal Sig. Bascelli; -in data 29.06.2017, a seguito dei temporali previsti, viene riscontrata una nuova ampia esondazione , peraltro prevedibile, nonostante l’intervento del geom. Vignarca del 28.06.2017, che ha aggravato l’allagamento dei fabbricati e incrementato l’inagibilità dei luoghi come documentato dal rilievo fotografico del 29.06.2017 (Allegato 17); -in data 29.06.2017 i Massironi hanno chiamato il 112 pronto intervento che ha trasmesso la richiesta di aiuto ai Vigili del Fuoco di Erba, i quali usciti per un sopralluogo tramite il Sig. Vittorio Trabattoni hanno dichiarato che:” non possono intervenire prosciugando il lago per sanare l’esondazione nei fabbricati in quanto il livello idrometrico non è di loro competenza ed essendo il lago esondato non sono in grado di svuotare i locali allagati”, aggiungendo che, “i problemi dei Massironi non sono problemi loro e non li vogliono neanche conoscere,” invitando hic et nunc a rivolgersi agli Enti competenti; - sollecitata, nella mattinata è intervenuta la Polizia Locale di Canzo la quale ha rilevato lo stato di fatto insalubre, perdurante da settimane, preannunciando un sopralluogo nel pomeriggio da parte dei responsabili del Parco del Segrino e del Comune di Eupilio, che però non ha mai avuto luogo; -in data 29 giugno 2017 i Sigg. Massironi stante il totale disinteresse di tutte le Istituzioni ed Enti interpellati nonché la mancata risposta alle numerose raccomandate, comunicazioni, scritte e verbali, presentano denuncia/querela scritta di quanto avvenuto (Allegato 18 ); -in data 04.07.2017 i Sigg. Massironi chiedevano il ripristino dell’originaria griglia di contenimento dei pesci esistente sulla paratoia ,recentemente e arbitrariamente rimossa (Allegato 11); -dalla data del 30.06.2017 al 02.07.2017 nell’arco di 4 giorni, peraltro durante i quali ha piovuto, a seguito degli interventi sulla paratoia, ,il livello del lago si è abbassato di circa 40 cm causando inevitabilmente ulteriori danni ambientali all’ittiofauna che in questo periodo è in riproduzione. Del tutto evidente che la tesi “Nessuno ha toccato nulla, ha solo smesso di piovere”, sostenuta dal Presidente del Parco, geom Roberto Vignarca, a livello giornalistico, viene smentita dall’esistenza stessa della paratoia e dalla conseguente possibilità di regolazione del livello idrometrico, peraltro monitorato dal 15 dicembre 2016 dalla centralina della ditta Hortus s.r.l., oltre che dal riscontrato suo intervento sulla paratoia avvenuto nel pomeriggio del 28.06.2017, così come riferito e testimoniato dal Sig. Dionigi Panigatti; -in data 14 luglio 2017 i Sigg. Massironi hanno nuovamente presentato denuncia/querela scritta di quanto avvenuto a seguito dell’esondazione persistente. (Allegato 20); -a distanza di nove mesi ,durante i quali è stato fatto di tutto per sensibilizzare i diretti responsabili in data 17.03.2018 (Allegato 21) si è verificata una nuova e prevedibile esondazione nella zona Nord con nuovo allagamento di tutta la zona Nord e conseguentemente delle proprietà Massironi in Canzo , al culmine della quale il livello del lago ha nuovamente raggiunto la quota di +90,00 cm. sullo zero idrometrico; -in data 18.03 2018, il Presidente del Parco del Segrino, geom Roberto Vignarca, coadiuvato da due guardie in divisa, è nuovamente intervenuto sulla paratoia per rimuovere due tronchi galleggianti della lunghezza di oltre 5,00 mt. ciascuno e del diametro di 40,00 cm. circa che premevano contro la paratoia minacciandone la stabilità, provenienti dalla numerosa vegetazione morta riscontrabile lungo tutte le rive del Segrino che a causa di queste continue esondazioni vengono continuamente erose e danneggiate, indice emblematico dell’attuale stato di degrado ambientale, dopo di che il livello del lago ha cominciato a scendere come di seguito rilevato: -il 19.03.2018 è stato verificato un livello del lago a quota +80,00cm. sullo zero idrometrico; -il 20.03.2018 è stato verificato un livello del lago a quota +75,00cm. sullo zero idrometrico; -il 21.03.2018 è stato verificato un livello del lago a quota +65,00cm. sullo zero idrometrico; -il 23.03.2018 è stato verificato un livello del lago a quota +55,00 cm. sullo zero idrometrico; -il 24.03.2018 è stato verificato un livello del lago a quota +55,00 cm. sullo zero idrometrico; -il 25.03.2018 è stato verificato un livello del la go a quota +55,00 cm sullo zero idrometrico; -il 26.03.2018 è stato verificato un livello del lago a quota+55,00 cm. sullo zero idrometrico -il 27.03.2018 è stato verificato un livello del lago a quota +55,00 cm. sullo zero idrometrico; -il 06.04.2018 è stato verificato un livello del lago a quota +50,00 cm. sullo zero idrometrico; -il 08.04.2018 è stato verificato un livello del lago a quota +50,00 cm. sullo zero idrometrico; -il 09.04.2018 è stato verificato un livello del lago a quota +45,00 cm. sullo zero idrometrico; -il 11.04.2018 è stato verificato un livello del lago a quota +48,00 cm. sullo zero idrometrico; -il 12.04.2018 è stato verificato un livello del lago a quota +58,00 cm. sullo zero idrometrico; -il 13.04.2018è stato verificato un livello del lago a quota +68,00 cm. sullo zero idrometrico; -il 16.04.2018 è stato verificato un livello del lago a quota +52,00 cm.sullo zero idrometrico; -il 17.04.2018 è stato verificato un livello del lago a quota +50,00 cm. sullo zero idrometrico; -il 18.04.2018 è stato verificato un livello del lago a quota +48,00 cm. sullo zero idrometrico; -il 19.04.2018 è stato verificato un livello del lago a quota +45,00 cm. sullo zero idrometrico; -il 21.04.2018 è stato verificato un livello del lago a quota +45,00 cm. sullo zero idrometrico; -il 23.04.2018 è stato verificato un livello del lago a quota +45,00 cm. sullo zero idrometrico; -il 24.04.2018 è stato verificato un livello del lago a quota +45,00 cm. sullo zero idrometrico; -il 25.04.2018 è stato verificato un livello del lago a quota +45,00 cm. sullo zero idrometrico; -il 26.04.2018 è stato verificato un livello del lago a quota +45,00 cm.sullo zero idrometrico; -il 27.04.2018 è stato verificato un livello del lago a quota +45,00 cm. sullo zero idrometrico; -il 01.05.2018 è stato verificato un livello del lago a quota +45,00 cm. sullo zero idrometrico; -in data 22.03.2018 i sigg. Massironi hanno presentato una nuova denuncia/querela scritta di quanto avvenuto in data 17.03.2018(Allegato 22); -in data 28 marzo 2018 viene informata l’ARPA di Como sulla situazione in atto e sul rinvenimento di sospette tracce di inquinamento sui terreni e nei canneti di proprietà Massironi a seguito del ritiro del lago post esondazione del 17.03.2018 (Allegato 23); -in data 12 .aprile 2018 viene sollecitato un sopralluogo dell’ARPA di Como ,già precedentemente interpellata in data 28.03.2018, sui terreni e ambiti lacustri in Canzo dove persistono tracce di inquinamento i cui campioni sono stati prelevati dal sottoscritto; tanto premesso la fotografia di cui sopra al solo scopo di ricostruire fedelmente quanto accaduto pro e/o contro l’ambiente del lago del Segrino dal 1946 ad oggi, cioè da quando la famiglia Massironi ha l’onore e l’onere di possedere terreni e diritti reali sul lago del Segrino e suo emissario nei comuni di Eupilio e Canzo. Tali diritti definiti privilegi di origine medievale concessi nel ventennio fascista, in articoli apparsi sul quotidiano“La Provincia”, dei quali peraltro veniva auspicata e caldeggiata la decadenza dal Presidente del Parco del Segrino geom Roberto Vignarca, hanno permesso alla famiglia Massironi di tutelare per 70 anni la flora e la fauna del Lago del Segrino. Tale affermazione, alquanto infelice, denota nella sua accezione populista e retorica la totale ignoranza dei fatti, tant’è che: dal medioevo il lago è sempre stato di proprietà privata; i suddetti privilegi sono stati faticosamente ottenuti dall’avvocato Ignazio Dell’Oro che ha dovuto indire una causa legale contro lo Stato fascista, la cui Regia Avvocatura Erariale, a fronte dell’esproprio della proprietà del mappale 1 (iscrizione nell’elenco delle Acque Pubbliche della Provincia di Como al n°371 dell’emissario ed al n°374 del lago del Segrino), ossia del lago del Segrino, ha dovuto riconoscere come indennizzo i suddetti diritti al legittimo proprietario espropriato ( Allegato 1). Il sottoscritto ing. Camillo Massironi, che da trenta anni è stato ed è attento osservatore e scomodo testimone di tutto quanto è accaduto e sta accadendo pro e/o contro l’ambiente circostante il Segrino, quale rappresentante della famiglia Massironi si sente in diritto/dovere di evidenziare che le stesse Autorità ed Istituzioni preposte alla salvaguardia e conservazione dei beni ambientali del lago del Segrino si sono purtroppo rivelati per esso una minaccia, ed in particolare ciò vale per il Consorzio Parco del Segrino che, dopo la sua costituzione, nel 1985, ha promosso e/o consentito la realizzazione, in deroga a tutte le normative edilizie e urbanistiche ex lege 491/85 (Legge Galasso), nella zona sud del lago, su aree naturali incontaminate ricoperte da prati e canneti, la costruzione di: -edificio dell’attuale sede del Parco,utilizzando finanziamenti pubblici; -edificio sede della struttura turistica “AQUILEGIA”, utilizzando finanziamenti pubblici; -darsena per ricovero imbarcazioni, utilizzando finanziamenti pubblici; -ampliamento struttura turistica privata esistente (proprietà Veronelli); che hanno favorito l’attuale dissesto idrico-ambientale, modificando e stravolgendo la zona sud precedentemente paludosa e con acque poco profonde ma assolutamente integra a livello ambientale, le cui conseguenze oggi si ripercuotono sulla zona Nord, assolutamente invariata a livello ambientale, ma interessata da provocati allagamenti diffusi ,persistenti e ripetuti; constatato che -il Consorzio Parco del Segrino non è riuscito ad acquisire al proprio patrimonio le aree di proprietà Massironi di cui ai mappali n.n. 120,73.122.31.89.90.91.40 ,vanamente richiesti in data 02.12.1987, né ad ottenere la decadenza del diritto esclusivo e perpetuo di pesca ,caccia, taglio canne e lische, levata ghiaccio sul Lago del Segrino e suo emissario, detenuto legittimamente dalla famiglia Massironi, invano sinora continuamente e pubblicamente auspicato dal suo Presidente (Allegato 24) ; -le numerose e scrupolose verifiche effettuate dal sottoscritto dal giugno 2017 ad oggi, rese possibili anche dalla presenza della stazione di monitoraggio installata al “Punt d’Inach” dalla ditta Hortus, hanno evidenziato che gli allagamenti delle proprietà Massironi sono avvenuti, avvengono ed avverranno quando il livello del lago supera la quota +50,00 cm. sullo zero idrometrico; -che in data 05.06.2017 e 22.03.2018, al culmine delle esondazioni, la quota del livello del lago è stata misurata in + 90,00cm. sullo zero idrometrico; -che dal giugno 2017 il livello del lago non è mai sceso sotto i +45,00 cm. sullo zero idrometrico; -che in tali condizioni in zona Nord il livello è quindi a 5,00 cm. dal limite di esondazione; -che durante gli eventi pluviometrici del giugno 2017 e del marzo 2018 il livello del lago ha raggiunto la quota di+90,00cm. sullo zero idrometrico , con una escursione idrica di 45,00 cm.; -che in presenza di eventi pluviometrici di normale intensità il livello presenta escursioni non inferiori ai +/- 35cm. circa; evidenzia che è sicura e garantita l’esondazione in zonaNord, con il conseguenteallagamento delle proprietà Massironi se il livello del lago continuerà ad essere mantenuto a quota +45,00 cm. sullo zero idrometrico ,come avviene dal giugno 2017; chiede che, onde evitare e prevenire future certe esondazioni il livello del lago ,in regime di secca, non sia mai mantenuto a quota superiore di15,00 cm.(diconsi quindici cm.) sullo zero idrometrico nella speranza che il livello di +45,00cm. sullo zero idrometrico attualmente imposto ,non sia dettato dalla necessità di permettere l’accesso alla darsena costruita per il riparo del battello elettrico, altrimenti precluso, il che, se accertato e confermato, anziché costituire un alibi, non potrà che aggravare la responsabilità di chi gestisce ,opera ed ha sinora operato sulla paratoia oltre che di chi ha voluto approvato e diretto i lavori della costruzione della darsena stessa; confuta e respinge -le dichiarazioni delPresidente del Parco del Segrino, geom. Roberto Vignarca, rilasciate in data 11.07.2017 al quotidiano“La Provincia” (Allegato 25) circa l’inevitabilità degli allagamenti, nelle quali affermava spudoratamente che, da quando esiste il Segrino: “quando piove il lago esonda e, quando smette di piovere il lago si ritra” e aggiungendo, ben sapendo di mentire, che:”nessuno ha toccato nulla, in ogni caso i Massironi se vogliono si possono rivolgere all’autorità demaniale a Menaggio e avranno tutti i chiarimenti di cui necessitano. Il lago è sceso di livello semplicemente perché ha smesso di piovere”; -oltre le ulteriori affermazioni trasmesse con p.e.c. il 29.03.2018 dal presidente del Parco ,totalmente smentite dalla documentazione reale, in cui, lo stesso cerca di spacciare fotografie del 1910 post-datandole al 1950, dove comunque peraltro i terreni agricoli nella zona Nord (come il mappale 1870 oggi allagato), non risultavano minimamente interessati dall’esondazione riportata in fotografia. Il lago confina nella zona Nord esclusivamente con i terreni di proprietà Massironi( di cui al mapp.le 122 in Comune di Eupilio ed ai mappali 2466 e 2256 in Comune di Canzo); ribadisce che le esondazioni sulle proprietà Massironi sono iniziate solo successivamente all’anno 1990,dopo la messa in opera della paratoia e sono state provocate da una mala gestione del livello del lago del Segrino che è la causa delle esondazioni nella zona Nord e del dissesto idrogeologico ambientale dell’intero bacino lacustre rivendica alla famiglia Massironi il merito di: -aver promosso il risanamento del lago del Segrino, avendo costretto i comuni di Canzo ed Eupilio ed i privati a recapitare altrove le loro fognature precedentemente immesse direttamente nel lago; -aver salvaguardato l’ambiente in zona Nord (Chalet Segrino e terreni circostanti) avendo conservato e tutelato l’habitat naturale, oltre che l’ittiofauna di cui detiene i diritti, per oltre 70 anni; denuncia che il progressivo innalzamento del livello del lago negli anni ha determinato l’eliminazione e l’allagamento totale dei percorsi ciclopedonali progettati e realizzati nel 1990 (Allegato 1, 16 foto 35-44) con il riuso delle traversine dei treni ad oggi ad oggi dopo 28 anni ancora impregnate di creosoto ( Allegato 26) e classificate rifiuto pericoloso, la cui tossicità è amplificata notevolmente attraverso il contatto con suolo e acqua. Dal 2003 col D.M. 17 aprile assolutamente vietate nei parchi pubblici e in luoghi di pubblica ricreazione all’aria aperta in cui le persone possono venire a contatto con le sostanze tossiche. Lo IARC di Lione ( Francia) , organo tecnico che ha compilato varie schede di prodotti Pericolosi, quando parla del Creosoto (Allegato 26) lo definisce composto cancerogeno di seconda categoria cioè la sua cancerogenicità è del tutto certa e che, per contatto induce senza dubbio alcuno il tumore. Scheda Internazionale di Sicurezza ICSC n. 0572 (la sostanza è tossica per gli organismi acquatici); le suddette traversine del treno (Allegato 16 foto 25-26, 35-44, rifiuto pericoloso) a contatto con acqua e suolo creano da 28 anni un inquinamento ambientale che, oltre a colpire l’ittiofauna, ha esposto a rischi le popolazioni dei comuni di Eupilio, Longone al Segrino e Erba che da sempre prelevano l’acqua del Segrino attraverso tre acquedotti pompandola nelle rispettive reti pubbliche comunali; l’innalzamento del livello idrometrico con conseguente modifica del bacino lacuale porta inevitabilmente al degrado delle sponde del lago lungo la Provinciale Vallassina che, aggredite dai flussi ondosi, nel tempo potrebbero andare a vanificare anche le opere di consolidamento realizzate nel 2000 (Allegato 16 foto 55-59); l’innalzamento del livello sta determinando l’allagamento ed il macero della vegetazione arborea piantumata a suo tempo sulle rive che oggi sta progressivamente morendo come eloquentemente dimostrato dalle numerose piante rinsecchite ed abbandonate senza un minimo intervento di rimozione con possibili rischi per i fruitori del parco (Allegato 5 ); da anni è in atto, come documentato da rilievo fotografico e da documentazione allegata, una gestione arbitraria e discrezionale del livello idrometrico volta ad un innalzamento dello stesso tanto da aver creato un dissesto idrogeologico trasformando mappali agricoli, che sono sempre stati coltivati, in zone umide acquitrinose, oggi invase da canneti e completamente allagate esempio Fg. 9 mappale 1870 (Allegato16 foto 45-46); l’attuale dissesto idrogeologico ambientale in atto è provocato da una gestione dissennata del livello del lago del Segrino tramite la paratoia che, voluta ed installata dal Parco del Segrino nel 1990, ( descritto nell’articolo del quotidiano “Corriere della Sera” del 10.11.1990 come frutto di un accordo fra il Genio Civile di Como, il Magistrato del PO, il Consorzio Parco del Segrino e la Comunità Montana del Triangolo Lariano), avrebbe dovuto essere automatizzata, per poter garantire un livello costante del lago onde evitare le esondazioni, ma che invece può oggi, a distanza di quasi 30 anni , essere manovrata solo manualmente sotto la responsabilità di chi sinora non si è voluto ancora palesare,e che si è invece rivelata essere la causa prima ed unica delle esondazioni ; rivolge pertanto una urgente istanza al Consorzio Parco del Segrino perchè venga ultimata la messa in opera della chiusa automatica approvata nel 1988 e mai completata, i cui lavori ,iniziati nel 1990 con la messa in opera della paratoia in ferro e continuati nel 2016 con la messa in opera della stazione di monitoraggio della ditta Hortus s.r.l., attendono di essere completati con la sua automatizzazione, in mancanza della quale non può svolgere le funzioni per cui è stata progettata, approvata e pubblicamente propagandata nel lontano 1988 e che quindi ,in tale evenienza, sino al suo completamento, il livello del Segrino sia regolato naturalmente come da sempre avvenuto sino all’anno 1990 (vedi Allegato 6); dichiara ed assicura che la famiglia Massironi ricorrerà a tutti i mezzi legali possibili che riterrà utili per contrastare tutto quanto risulterà dannoso per la tutela dell’intero ambiente chiamando in causa quegli Enti e Funzionari, sinora rimasti anonimi, che risulteranno responsabili dell’attuale situazione idrologica e ambientale sopra descritta e oggi purtroppo ancora riscontrabile nell’ambito territoriale del lago del Segrino. Dichiarando la più completa disponibilità ,in qualsiasi sede ,tempo e luogo, per eventuali sopralluoghi, riscontri e certificazioni di tutto quanto sopra citato ed affermato, porge distinti saluti Ing. Camillo Massironi Eupilio lì 16.05.2018 File Allegati ALLEGATO2 ALLEGATO3 ALLEGATO1 ALLEGATO4 ALLEGATO5 ALLEGATO6 ALLEGATO7 ALLEGATO8 ALLEGATO9 ALLEGATO10 ALLEGATO11 ALLEGATO12 ALLEGATO13 ALLEGATO 14 ALLEGATO 15 ALLEGATO16 ALLEGATO17 ALLEGATO18 ALLEGATO19 ALLEGATO20 ALLEGATO21 ALLEGATO22 ALLEGATO23 ALLEGATO24 ALLEGATO25 ALLEGATO 26 admin Massironipesca di Carlo Massironi Via Paterini 36 20863 Concorezzo MB P.IVA 11267620968 - Privacy - Note legali Home Chi siamo I Permessi In primo piano I Luoghi Utilities Immagini Dove siamo Contatti Capfishing Immagini