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Riserva del Lago del Segrino


LA TUTELA DEL LAGO NEGLI ANNI

 

Febbraio 1962-Il dott. Giuseppe Massironi denuncia al Sindaco di Canzo l’inquinamento del Segrino provocato dagli scarichi provenienti dal Salumificio Gianoni;

 

28 Marzo 1962-risposta del Comune di Canzo con assicurazione che le acque di scarico del Salumificio Gianoni verranno depurate prima di essere immesse nel lago;

 

24 Marzo 1965-viene denunciato un inquinamento dei terreni di proprietà Massironi e delle acque del Segrino dovuto agli scarichi delle acque di macellazione del salumificio Gianoni che vengono recapitate direttamente nel lago;

 

30 Marzo 1965- il Salumificio Gianoni comunica che provvederà a ripulire il canale scolmatore fornendo assicurazioni circa la asserita depurazione dei liquami di scarico tramite impianto suggerito dall’ufficio Provinciale di Igiene di Como;

 

maggio 1967- al verificarsi di una moria di pesci di proporzioni enormi,si sono calcolate parecchie decine di quintali di pesce morto,i sigg. Massironi, al fine di tutelare i propri terreni e le acque del Segrino , sul quale vantano i propri diritti esclusivi,fecero eseguire sui propri terreni uno sbarramento per impedire l’immissione delle acque inquinate dal colatore del comune di Canzo nel lago; il dott. Giuseppe Massironi, che oltre ad essere un operatore sanitario, quale medico-veterinario comunale di Lissone, poteva vantare legami di parentela con il Sen. Camillo Ripamonti, all’epoca Ministro di Stato della Sanità, si rivolgeva alle autorità Comunali, Provinciali e Nazionali per informarle sullo scempio ecologico che veniva consumato sul lago del Segrino; i sigg. Massironi citavano il Comune di Canzo quale responsabile dell’inquinamento ed al quale chiedevano un risarcimento per i danni causati ai propri terreni ed ai propri diritti sul lago(allegate comunicazioni varie alle autorità pubbliche);

 

27 Maggio 1967-il Genio Civile di Como ordina ai Sigg. Massironi la rimozione dello sbarramento,provvedendo nel contempo ad informare il Medico Provinciale di Como circa i motivi igienici riscontrati che hanno spinto i titolari dei diritti alla sua realizzazione;

 

26 Giugno 1967 il dott. Giuseppe Massironi fa eseguire analisi dell’acqua del Segrino dal Laboratorio Provinciale di igiene e profilassi di Milano e ordina anche l’esecuzione di accertamenti diagnostici su esemplari di fauna ittica sia viva che morta prelevata dal Segrino;

 

anno 1970- Il comune di Canzo ha realizzato il tronco di fognatura lungo la via Segrino che,tramite una stazione di pompaggio , recapita nella fognatura comunale tutte le acque che prima confluivano nel lago del Segrino attraverso il collettore provinciale a cielo aperto;il comune di Eupilio ha realizzato interventi sulla fognatura comunale che convogliano in essa le acque provenienti dalla frazione di Mariaga che prima confluivano nel Segrino; Da questa data,con l’eliminazione di tutte le fonti di inquinamento, ad eccezione del nucleo di case situate in via Segrino dotate di pozzi perdenti,il lago del Segrino viene alimentato esclusivamente dalle numerose acque sorgive diffuse in tutta la sua estensione ed in particolare nella zona denominata “Le Fontanelle”e ha quindi inizio il lento ma continuo e progressivo risanamento. Tutto quanto sopra evidenzia l’azione meritoria della famiglia Massironi,che,pur agendo in difesa dei propri legittimi interessi,ha contribuito, in particolar modo con il dott. Giuseppe Massironi, a sensibilizzare le autorità Locali, Provinciali e Nazionali al fine di salvaguardare un ambiente di enorme valore paesaggistico al quale è sempre stata particolarmente legata. Grazie a tutto quanto sopra esposto, quando nel 1985, è stato istituito il”Parco del Lago del Segrino”le acque risultavano già completamente risanate tanto da essere considerate tra le più pure dell’intera Regione Lombardia. Nel 1987 il Consorzio Parco del Segrino ha ritenuto di chieder il parere di un esperto di programmazione territoriale, di un esperto in geologia ed idrogeologia, di un esperto di interesse paesaggistico, di un esperto in ittiologia e vegetazione.A tale scopo vennero scelti:il dott. Francesco Acerbi,agronomo,il dott.Giuseppe Marchetti,geologo,il dott.Roberto Marchetti,direttore dell’Irsa(Cnr), e il prof. Banfi,specialista in ittiofauna. Nel 1992 finalmente sono stati eseguiti i lavori per togliere anche l’ultimo scarico di fognatura del lago del Segrino. Grazie al finanziamento di 500 milioni di Lire stanziato dalla Regione Lombardia, il Comune di Canzo ha costruito un collegamento tra il nucleo abitato più meridionale del paese,vicino alla sponda del lago, e il grande collettore del consorzio ecologico di Erba che convoglia gli scarichi delle fognature della Valassina all’impianto di depurazione di Merone.

L’ing. Camillo Massironi dopo la costituzione del “Parco del Lago del Segrino” si è occupato, per la famiglia Massironi ‘dei rapporti con le autorità pubbliche preposte alla gestione dell’ittiofauna del lago. In questa veste, pur apprezzando l’attenzione posta dal Parco alla flora e fauna esistenti, nonché gli studi effettuati da eminenti esperti che hanno prodotto interessanti trattati scientifici sull’ambiente lacustre del Segrino (vedi Caratterizzazione ecologica delle Macrofite Acquatiche del Lago del Segrino-1993- relatore prof. Carlo DE Andreis), ha avuto modo di intervenire per contrastare alcune iniziative considerate nocive per l’eco-sistema del Segrino,quali i tagli operati nel canneto nel 1994, che hanno causato la distruzione dell’habitat per la riproduzione e proliferazione della fauna ittica,oppure la ventilata ,ma fortunatamente mai eseguita,“bonifica” della zona paludosa a canneto e lische interessante la zona a sud del lago, avente come obbiettivo la creazione di un parco giochi privo forse di fastidiose zanzare e certamente più fruibile per la balneazione ,ma che si sarebbe ottenuto investendo energie e risorse per distruggere un ambiente che ancor oggi si presenta integro e costituisce l’habitat ideale della flora e fauna del Segrino.(vedi relazione del 1994fg. 1-2-3-4). Nel 1993,come concordato con l’Ufficio Pesca di Como,si è proceduto alla cattura di grossi esemplari di savette con l’utilizzo di reti di maglia di 60mm. Nel 1994 ,con la gestione della pesca da parte dell’Azienda Agricola “Gorla” di Arch. Enrico Massironi,figlio di Camillo,viene riorganizzata la pesca dilettantistica e viene incrementato il ripopolamento ittico stabilendo uno stretto contatto con l’ufficio pesca della Provincia di Como. Nel 1994 i titolari del diritto di pesca Camillo ed Elio Massironi chiedono all’Amministrazione Provinciale di Como la possibilità di immettere nel lago un adeguato quantitativo di alborelle nonché le indicazioni utili per effettuare tale ripopolamento con l’accollo agli stessi delle relative spese.

Il 26 Aprile 1994 con deliberazione n787 n°10157 la Giunta Provinciale di Como delibera di autorizzare il titolare del diritto esclusivo di pesca del Lago del Segrino a prelevare tre quintali di alborelle dal lago Ceresio ed alla conseguente reimmissione di tale pescato nelle acque del lago del Segrino.(vedi allegati 1-2-3-4-5)

Nel 1996 l’az. Agricola “Gorla” ha commissionato al noto biologo lecchese dott. Alberto Negri,autore nel 1994 di un progetto di ricerca sul’ittiofauna del lago di Como,uno studio sul popolamento ittico del lago del Segrino a seguito del quale è scaturita una proposta di programmi di interventi consistenti in: Verifica dell’esito della riproduzione naturale delle principali specie foraggio(alborella, scardola) tramite controlli sulle uova nelle zone di deposizione; Verifica della densità di Argulus sp. Durante il periodo tardo-primaverile(maggio-giugno) al fine di valutare la potenziale incidenza su avanotti e novellame; Allestimento di substrati artificiali di deposizione per l’alborella ed altri ciprinidi: preparazione di letti di ghiaia e successiva posa di mattoni forati. Nel 1996 l’Amministrazione Provinciale di Como approva il piano di gestione per il Segrino che prevede l’immissione di uova fecondate artificialmente di scardole provenienti da altri bacini della zona (Oggiono,Pusiano) Annualmente,come notificato alla Provincia nelle relazioni annuali obbligatorie,nel Segrino vengono eseguiti ripopolamenti ed opere ittiogeniche consistenti in rifacimento legnaie e letti di frega in ghiaia oltre all’immissione di ingenti quantitativi di anguille,novellame di tinca,novellame di carpa. Nel 1999 ,come richiesto dall’Assessorato alle risorse ambientali della Provincia di Como, è stata resa obbligatoria la compilazione della scheda segna-pesci al fine di ottenere un controllo del pesce catturato nel lago del Segrino. Annualmente,come prescritto dalle vigenti leggi, vengono inviati all’Amministrazione di Como: Programma delle opere ittiogeniche Programma di pesca previsto Programma della vigilanza Programma di semina Specchio riassuntivo del pescato desunto dalle schede segna-pesci. In data 20 Aprile 2006 l’ing. Camillo Massironi evidenziava ,con propria comunicazione all’Assessorato Ecologia, Assessorato Caccia e Pesca Provinciale di Como ed al Consorzio Parco Lago del Segrino, i possibili pericoli, per la salvaguardia della produzione ittica, derivanti da un annunciato imminente intervento del battello falciatore sul Lago del Segrino .(vedi allegato 1- 2) Nell’anno 2006 si è provveduto ,con l’utilizzo dell’elettrostorditore,al prelievo ed eliminazione di avanotti di pesce gatto(Icatarus Melas), specie mai prima presente in quantità significativa nel Segrino e che recentemente si è riprodotta in modo abnorme.